giovedì 24 marzo 2011

Finestra sulla fine


Sul fatto che il mondo stia per finire, credo ormai non ci sia più nulla da aggiungere.
Ci sono stati, nel corso dei millenni di storia umana, alcuni sventati che hanno gridato "Al lupo! Al lupo!" e finora quasi nessuno ha azzeccato la previsione della fine del mondo.
Ad esempio, c'è stato tutto un movimento di millenaristi che temevano che l'avvento dell'anno 1000 avrebbe portato morte e distruzione.
Se vogliamo, non avevano nemmeno tutti i torti: di quei millenaristi lì, ad oggi, non ne risulta sopravvissuto neanche uno.

Ci sono poi stati quelli che allo scattare dell'anno 2000 già vedevano morte e distruzione portati dal Millennium Bug. Modestamente ero uno di quelli e la notte del capodanno più importante di tutta la mia vita (chè di vedere il capodanno di un millennio quante volte può capitarti? Una, via! Conosco solo pochissime persone che ne hanno visti due e decisamente non hanno una bella cera), dicevo, la notte del capodanno più importante di tutta la mia vita l'ho passata in solitudine in un minuscolo paese in cima ai Pirenei, dove nessuno dei terribili eventi causati dal bug avrebbe potuto colpirmi (blocco delle centrali elettriche, esplosioni delle centrali nucleari, caduta degli aerei, rivolta delle macchine, resti sbagliati dai registratori di cassa, errori critici di Windows e tutto l'orrendo corollario che ben conosciamo).

mercoledì 16 marzo 2011

Australia, terra di canguri e orrendi film


Ho da poche ore finito di vedere Australia su Canale 5 e vorrei commentarlo.
In genere non guardo la televisione, ma questo film in parte mi incuriosiva, in parte mi piace Baz Lurhmann e inoltre voleva vederlo Mostro e mi ha obbligato.
Sappiate che nel prosieguo di questo post inserirò delle anticipazioni (in gergo spoiler) per cui, se non avete ancora visto il film e avete intenzione di vederlo, non fatelo che tanto fa cagare.

Australia è una grandiosa epopea ambientata per una fortunata coincidenza proprio in Australia, così non hanno neanche dovuto cambiare il titolo.
La storia si svolge nel 1939 e racconta del bambino meticcio Nullah che, con l'appoggio di un'aristocratica vedova inglese, combatte un'epocale battaglia contro l'articolo determinativo.

Il film inizia, come detto, che è il 1939.
Fin da subito tutti si dannano l'anima per inculcare nel piccolo Nullah un po' di capacità linguistiche, ma lui proprio non vuole saperne. Dapprima il mandriano Fletcher ci prova a suon di schiaffi, ma con risultati talmente scarsi che viene licenziato ed allontanato dal ranch.
Lady Sarah Ashley tenta quindi con la dolcezza e con frasi semplici.

giovedì 10 marzo 2011

Rene per una notte


Oggi, 10 marzo, si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Rene
A quanto pare, in Italia, il 60 per cento delle persone non sa perché i reni si ammalano.
Il restante 40 per cento è in dialisi.

Di quel 60 per cento, circa 3 su 10 - dimostrando un'enciclopedica e assai preoccupante ignoranza - pensano che l'unica funzione dei reni sia quella di fare male quando corri. 
Invece quello è il pancreas.

Altri 2 su 10 hanno recentemente venduto un rene per pagarsi i debiti. 3 su 10 hanno recentemente acquistato un rene. 
Il fatto che siano più quelli acquistati che quelli venduti dimostra che l'Italia soffre di una grave insufficienza renale. Essere importatore netto di reni pesa negativamente sulla bilancia commerciale del Paese ed è ulteriore dimostrazione del consueto e vergognoso ritardo di civiltà di cui soffre la società italiana.

Purtroppo, finchè il Belpaese non sarà in grado di autoalimentare il proprio mercato del rene senza ricorrere all'import dall'estero, non potrà mai raggiungere la piena autosufficienza economica e resterà dipendente dai fornitori di tale materia prima, come la Renania.