giovedì 24 novembre 2011

Lauto mobile


Quando senti una persona per strada che si lamenta che c'è troppo traffico, cosa puoi fare se non darle ragione e subito dopo, se sei proprio in buona disposizione d'animo, metterla sotto con la macchina?
E poi, mentre ti allontani da quel guscio ormai freddo e vuoto, riflettere sulla caducità della vita e su come l'automobile rovini il nostro meraviglioso mondo?

Ci sono diverse ragioni per contrastare l'uso dell'automobile nelle città, cumuli cementificati tristemente scevri di pascoli. La prima è che l'auto è un pericolo per i pedoni, in particolare per i bambini e i fanciullini che saltano fuori da ogni dove rincorrendo palloni e finendo arrotati dai nostri semiassi.
E se soprassediamo sul dramma dell'evento, non possiamo che notare quanto sia ironico che proprio le città che sono scevre di pascoli, siano poi così traboccanti di fanciullini.

Una seconda buona ragione è il prezzo della benzina, il cui costo sappiamo non essere quello secco che avrebbe alla fonte, poichè risente dei rincari per la lavorazione del greggio e poi di tutta una serie di tasse, accise, acciloro e accipuffa.
Per questo motivo, la benzina andrebbe colta alla fonte e ho indi proposto al Comune di Torino la predisposizione di apposite fontane che zampillino petrolio nell'area cittadina, collegate direttamente al giacimento di Azadegan in Iran, che è uno dei più grandi al mondo.

mercoledì 2 novembre 2011

Lingue morte


Il mondo si divide in due grandi categorie: quelli che usano il pronome "gli" anche per il plurale e quelli che invece usano, correttamente, il pronome "loro".

Della prima categoria fanno parte quelli che dicono: "ho chiamato i miei amici e gli ho detto che stasera non ci sono".
Della seconda fanno parte quelli che dicono: "ho chiamato i miei amici e ho detto loro che stasera non ci sono".

Vorrei bullarmi di far parte della seconda categoria, ma ammetto con vergogna di far parte della prima.

L'altra sera mi è capitato di parlare con un'amica di Mostro, una ragazza per bene, normale, insospettabile, grandi tette, e lei ha proprio enunciato una frase con "ho detto loro".

L'ho guardata assorto e ho pensato: "ma come parla bene! ...Ma cavolo, è giusto! Perchè a me parlare nel modo corretto sembra strano? Perchè devo assuefarmi all'errore?". Che è bellissimo sentire uno che parla al passato remoto usando il passato remoto, ed è stato bellissimo sentir usare il pronome plurale per le persone plurali. L'ho guardata veramente con ammirazione, rivedendo in lei una rivincita del buon gusto, della buona creanza, del buon parlare, della giustezza della lingua e un moto di fierezza mi ha coinvolto e mi ha spinto su ali d'ebrezza ad essere più come lei, a voler recuperare il senso della pulizia e della coerenza della lingua, da cui discende un intero modo di essere migliori in ogni aspetto della nostra umanità.

martedì 23 agosto 2011

Ma non erano poeti, santi e navigatori?


L'Italia è un Paese di vecchi e ciò è risaputo. Lo dicono lo statistiche e da che ne so io le statistiche sanno quello che dicono.
Lo affermo sulla base della mia esperienza: in vita mia ho sempre conosciuto statistiche molto precise, su questo punto. Ricordo una statistica in particolare, una bella bruna che ci teneva il corso alla facoltà di economia. Me la ricordo perchè aveva due tette come due meloni e io le puntavo come un setter irlandese punterebbe una ciotola di Guinness.

Ero convinto che in breve tempo sarei riuscito a palpargliele, confortato dal fatto che la scienza sostenesse le mie ragioni: essendo due tette, avevo il 50% di probabilità di palparne una e il 50% di palpare l'altra, cioè il 100% di successo.

Così un giorno, al termine della lezione, ho atteso che tutti fossero usciti dall'aula e mi sono avvicinato.
Avreste dovuto vedermi, ero sicuro e deciso come Clint Eastwood in un film western, mi sono piazzato davanti a lei e non ho esitato un secondo mentre a testa alta e gli occhi puntati molto più in basso le dicevo: "Tu. Io. Adesso. Ti voglio. Qui. Te e le tue tette."
"Smamma deficiente. Non passerai mai il mio esame", ha risposto annoiata e in effetti nemmeno lei mi guardava negli occhi. Guardava più in basso dove, come a Clint Eastwood in un film western, il cavallo mi si era chiaramente imbizzarrito.

martedì 26 luglio 2011

Mutatis mutandis


La mattina, quando mi sveglio, trovo sempre della biancheria sul comodino. Generalmente mutande da uomo. Ho sempre dato per scontato che fossero mie, considerando che raramente con me dormono uomini nudi e di queste pile di vestiario ho anche parlato qui.

Oggi ho scoperto una ben altra verità.

Il mio comodino è veramente un bel comodino. Come per il tappeto di Lebowski, bisogna riconoscere che dà proprio un tono all'ambiente, sicchè gli sono piuttosto affezionato.
Essendo che negli ultimi giorni avevo notato delle piccole crepe sulla gamba posteriore sinistra e dei piccoli buchetti mi hanno fatto temere per la presenza di tarli, l'ho portato dal falegname.

Il mio falegname è veramente un bel falegname. Uno di quegli uomini di una volta, quelli che si possono in tutta onestà definire scolpiti nel legno, di quelli che con una mano ti alzano la credenza della nonna e con l'altra la nonna. Uno di quegli uomini lì.

Comunque sono andato da lui e mentre stava tagliando una trave di legno da 15 pollici gli ho fatto presente che forse il mio comodino aveva i tarli.

lunedì 2 maggio 2011

Sposo bagnato, sposo fortunato


L'altro giorno mi ha chiamato il sig. Vaticano.
Mi ha chiesto se, per favore, potevo scrivere delle quartine su tema biblico da leggere nel corso della cerimonia matrimoniale tra Papa Wojtyla e la santità.
Viste le previsioni che davano pioggia su Roma, come argomento a scelta ho presentato il Diluvio Universale e ho mandato queste; poi, però, non sono riuscito a seguire la cerimonia in diretta TV perchè mi ha preso fuoco il decoder. Mi hanno detto essere stata bellissima, con Papa Ratzinger tutto vestito di giallo e col cappello a cilindro.
Purtroppo non mi hanno saputo confermare se siano state declamate le mie quartine. Nel caso in cui non lo avessero fatto ve le riporto qui, così che possiate goderne lo stesso.

E dopo giorni, mesi o forse anni,
chè quanto sia durato non ricordo,
Noè sull'arca controllava i danni
pel gran casin che si era fatto a bordo.

Le bestie, tutte insieme in spazi angusti,
sdraiate a pazientare sull'assito,
badaron sempre meno ai partner giusti,
volgendosi all'accoppio sbizzarrito.

martedì 19 aprile 2011

Vado via, resto qui


Ero in procinto di andare via, poi mi è balenato in mente tutto d'un colpo che non potevo lasciare questo Paese in mano ai comunisti e a certi PM.
Passi per i comunisti, ma i PM proprio no, mai piaciuti i PM, sempre preferito gli AM.
Comunque, mentre pensavo cotanto bel pensiero che farà il bene del Paese, ho cambiato idea e ho pensato che in fondo chissenefrega di lasciarlo in mano a comunisti e PM, ma proprio non me la sentivo di lasciarlo in mano ai pesci siluro e alle bici da cross.
Così è iniziata la mia crociata, quella per colpa della quale oggi mi trovo qui, a dovermi difendere da tutta una serie di infamanti e ridicole - che infatti rido AHAHAHAHAHAHAH - accuse.
Lo sapete voi nella mia vita quanti pesci siluro si sono dedicati a me? Circa quindicimila.
Avete capito bene, proprio sedicimila.
Pensate, oltre diciassettemila pesci siluro hanno chiuso in un cassetto cose molto più importanti per dedicare tutte le loro energie a distruggere me. E i pesci siluro ne hanno tanta di energia, che è il motivo per cui in acqua c'è la corrente.
AHAHAHAHAHAHAH
Rido, perchè sono un guascone e mi piace ogni tanto raccontare delle barzellette simpatiche per sdrammatizzare, anche se alcune volte ammetto che mi lascio trasportare e nelle barzellette non ci metto nemmeno una figa.

giovedì 24 marzo 2011

Finestra sulla fine


Sul fatto che il mondo stia per finire, credo ormai non ci sia più nulla da aggiungere.
Ci sono stati, nel corso dei millenni di storia umana, alcuni sventati che hanno gridato "Al lupo! Al lupo!" e finora quasi nessuno ha azzeccato la previsione della fine del mondo.
Ad esempio, c'è stato tutto un movimento di millenaristi che temevano che l'avvento dell'anno 1000 avrebbe portato morte e distruzione.
Se vogliamo, non avevano nemmeno tutti i torti: di quei millenaristi lì, ad oggi, non ne risulta sopravvissuto neanche uno.

Ci sono poi stati quelli che allo scattare dell'anno 2000 già vedevano morte e distruzione portati dal Millennium Bug. Modestamente ero uno di quelli e la notte del capodanno più importante di tutta la mia vita (chè di vedere il capodanno di un millennio quante volte può capitarti? Una, via! Conosco solo pochissime persone che ne hanno visti due e decisamente non hanno una bella cera), dicevo, la notte del capodanno più importante di tutta la mia vita l'ho passata in solitudine in un minuscolo paese in cima ai Pirenei, dove nessuno dei terribili eventi causati dal bug avrebbe potuto colpirmi (blocco delle centrali elettriche, esplosioni delle centrali nucleari, caduta degli aerei, rivolta delle macchine, resti sbagliati dai registratori di cassa, errori critici di Windows e tutto l'orrendo corollario che ben conosciamo).

mercoledì 16 marzo 2011

Australia, terra di canguri e orrendi film


Ho da poche ore finito di vedere Australia su Canale 5 e vorrei commentarlo.
In genere non guardo la televisione, ma questo film in parte mi incuriosiva, in parte mi piace Baz Lurhmann e inoltre voleva vederlo Mostro e mi ha obbligato.
Sappiate che nel prosieguo di questo post inserirò delle anticipazioni (in gergo spoiler) per cui, se non avete ancora visto il film e avete intenzione di vederlo, non fatelo che tanto fa cagare.

Australia è una grandiosa epopea ambientata per una fortunata coincidenza proprio in Australia, così non hanno neanche dovuto cambiare il titolo.
La storia si svolge nel 1939 e racconta del bambino meticcio Nullah che, con l'appoggio di un'aristocratica vedova inglese, combatte un'epocale battaglia contro l'articolo determinativo.

Il film inizia, come detto, che è il 1939.
Fin da subito tutti si dannano l'anima per inculcare nel piccolo Nullah un po' di capacità linguistiche, ma lui proprio non vuole saperne. Dapprima il mandriano Fletcher ci prova a suon di schiaffi, ma con risultati talmente scarsi che viene licenziato ed allontanato dal ranch.
Lady Sarah Ashley tenta quindi con la dolcezza e con frasi semplici.

giovedì 10 marzo 2011

Rene per una notte


Oggi, 10 marzo, si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Rene
A quanto pare, in Italia, il 60 per cento delle persone non sa perché i reni si ammalano.
Il restante 40 per cento è in dialisi.

Di quel 60 per cento, circa 3 su 10 - dimostrando un'enciclopedica e assai preoccupante ignoranza - pensano che l'unica funzione dei reni sia quella di fare male quando corri. 
Invece quello è il pancreas.

Altri 2 su 10 hanno recentemente venduto un rene per pagarsi i debiti. 3 su 10 hanno recentemente acquistato un rene. 
Il fatto che siano più quelli acquistati che quelli venduti dimostra che l'Italia soffre di una grave insufficienza renale. Essere importatore netto di reni pesa negativamente sulla bilancia commerciale del Paese ed è ulteriore dimostrazione del consueto e vergognoso ritardo di civiltà di cui soffre la società italiana.

Purtroppo, finchè il Belpaese non sarà in grado di autoalimentare il proprio mercato del rene senza ricorrere all'import dall'estero, non potrà mai raggiungere la piena autosufficienza economica e resterà dipendente dai fornitori di tale materia prima, come la Renania.

giovedì 3 febbraio 2011

Dammi tre parole: sole, calore, cavolfiore


Stasera ho scoperto che il cavolfiore è un ottimo conduttore di calore.
Me ne sono accorto perchè quando ho cominciato a mangiarlo era freddo di frigo, ma, non appena l'ho mescolato nel piatto con altre verdure tiepide, si è subito scaldato a sua volta.
Curioso di questo fatto, ho immediatamente deciso di indagare per mezzo di quell'enorme fonte d'informazioni sempre disponibile e che in pochi secondi può renderci edotti su qualunque argomento dello scibile umano.
La mamma.

"Mamma", le ho detto, "sapevi che il cavolfiore è un ottimo conduttore di calore?".
"Sì", ha risposto lei.
"Ah".

A quel punto ho approfondito su internet e ho scoperto che effettivamente diversi studi scientifici dimostrano che il terzo miglior conduttore di calore al mondo sia il cavolfiore.
Il secondo è l'argento.
Il primo è un cavolfiore d'argento.

lunedì 31 gennaio 2011

Mi preoccupa quest’ingente mole di strumenti di indagine


Ha ragione Silvio, noi privati cittadini veniamo continuamente ed impunemente spiati. Su alcuni giornali ho trovato queste trascrizioni:

Intercettazione 152
giovedì 21/10/10 - ore 17:46

- Ciao Mostro!
- Graaaoowl...ciao amore...
- Volevo dirti che mi sono appena iscritto in piscina!
- GRAAAAAOOOOWL!!! [NON CHIARO]
- In che senso?
- Nel senso che tanto sappiamo entrambi che non ci andrai mai...
- Ma stai scherzando? Io adoro la piscina! Adoro nuotare! Adoro le ciabattine infradito stilose! Mi piace anche l'acqua che sa di cloro!
- Sappiamo entrambi che non ci andrai mai.
- Beh, ma ho fatto la tessera da dieci ingressi e dura tre mesi! Che cacchio, se ci vado pure solo una volta a settimana...'a voglia...li finisco...
- Non ci andrai mai.
- Vedremo...
[...]

lunedì 24 gennaio 2011

Really?


Dalle pagine del New York Times, riprese in Italia dal settimanale Internazionale, Anahad O'Connor risponde a domande fra le più disparate, tirando in ballo studi e ricerche scientifiche che avallano o meno la tesi riportata nella domanda.
Domande del tipo: "Dormire sul fianco sinistro riduce i bruciori di stomaco?" (Internazionale del 3 dicembre 2010).
Lui tira fuori i risultati di una serie di studi scientifici e chiude la rubrica fugando ogni dubbio. In questo caso: "Conclusioni Stendersi sul fianco destro sembra aggravare i bruciori di stomaco".

Dato che giungono all'indirizzo di Attenzione, caduta ippopotami molte e-mail e lettere che mi interrogano su quesiti ai quali i lettori faticano a trovare risposta, ho pensato di dedicare qualche post all'argomento.
Inizio da una richiesta di aiuto che mi ha profondamente colpito, giacchè affronta quella che ho scoperto essere una curiosità universalmente condivisa:

Ascoltando il suono della minzione è possibile dedurre le dimensioni di chi la sta espletando?
(Marco S., Arezzo)

venerdì 14 gennaio 2011

Machete passa per la testa?


Oggi sono venuto a lavorare a piedi. E' stata una decisione sofferta, ma dovuta, perchè l'auto inquina, stressa, l'aria è irrespirabile, la gente si ammala di tumore, un giorno moriremo tutti e soprattutto ormai la benzina costa un'accidia di Dio, che è più dell'ira*.

Ma dato che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, sono arrivato in ufficio a piedi e l'ufficio intanto era andato a casa mia in macchina.
Non c'è voluto molto prima che tornasse, perchè comunque lui a casa si annoia, senza il lavoro non sa proprio stare e così ho potuto prendere servizio.
A questo punto mi sono accorto in un moto d'orrore che puzzavo come una capra di montagna. E' bello andare a lavorare a piedi, ma quando è inverno e fa freddo e sei vestito come Messner è facile che muovendoti sudi e hai fatto il patatrac: ti togli il maglione di pile e sotto c'hai la putrescenza.

Così la mia vicina di banco di lavoro mi ha prestato il suo deodorante. Purtroppo è un deodorante fortemente femmineo e ora profumo come una prostituta transessuale di Bangkok.
Ma pazienza: non si può transigere sulla pulizia.