giovedì 15 luglio 2010

Sono stanco. Dovreste vergognarvi.


Sono stanco e non mi viene in mente nulla da scrivere. Cerco uno spunto, ci ragiono un attimo e poi inizio a buttar giù qualcosa, poi non mi piace e cambio. Non è che proprio non mi piaccia, in realtà, è che più che altro sono troppo stanco per impegnarmici più di un tot e quindi se i pensieri non fluiscono autonomamente e a tutta velocità dalle dita sulla tastiera ci rinuncio subito.
Di solito è così che funziona: comincio a scrivere a casaccio, poi da qualche parte arrivo, più o meno. Se proprio il risultato non mi piace lo cancello o lo metto da parte, chissà mai che un altro giorno non mi senta più in forma e riesca a recuperarlo.
Per esempio, tutto quello che c'è scritto qui sopra fa parte di un post iniziato almeno due mesi fa.
Da qui in avanti invece lo sto scrivendo proprio ora, in diretta. Che poi quando voi lo leggerete sarà il vostro ora, non il mio, quindi non varrà quanto appena scritto perchè l'avrò scritto in quello che per voi è il passato.
Interessantissima questione, no?

Parlavo di questi problemi temporali proprio l'altro giorno con un anziano passante, che si sa che gli anziani, soprattutto quando sono passanti e ci si conosce poco, adorano parlare del tempo e dei temporali.

martedì 6 luglio 2010

Ma che palle (da golf)


Questo fine settimana sono andato in montagna, nel paesino dove ho trascorso un sacco di vacanze estive ed invernali quando ero più piccolo.
E' sconvolgente quanto abbiano costruito...e dire che lì una volta era tutta campagna!
Poi c'è stata la deriva dei continenti, le placche si sono scontrate, la crosta terrestre si è sollevata ed è diventata tutta montagna.
Infine ci sono state le olimpiadi invernali ed è diventata tutta campo da golf.

Una volta passeggiavi in mezzo ai prati e il massimo che ti capitava era di pestare un vipera e morire secco. Oggi, se non guardi bene dove metti i piedi rischi di finire in un bunker di sabbia e andare sopra il par.
E se c'è una cosa che mi manda in bestia è non chiudere la buca almeno col birdie.

Comunque, quello che volevo dire è che ci sono rimasto molto male a vedere che quei verdi luoghi boschivi che consideravo i MIEI verdi luoghi boschivi ora siano diventati i LORO verdi luoghi golfivi.
Non faccio per vantarmi, ma sono piuttosto geloso delle cose che ritengo mi appartengano.
Mostro me lo dice sempre che sono geloso. Il più geloso del mondo, secondo lei.

venerdì 2 luglio 2010

Flashback


*Dissolvenza*

Era il loro primo giorno di snowboard. Il sole splendeva ed era una bellissima giornata.
Nei campi i fiori garrivano al sole, le cicorie sbocciavano, le api trangugiavano polline e ne cagavano nettare, che poi voi vi spalmate sulle fette biscottate la mattina.
Tutto era felicità: i bambini che correvano scalzi e giulivi tra i girasoli; i vignai che pestavano l'uva nei tini; le mamme che prendevano il sole sulla spiaggia; i surfisti che lottavano a mani nude con gli squali; le foche che venivano divorate dalle orche; e il piccolo mugnaio bianco che preparava i tegolini per la sua Clementina.
Insomma, una normale giornata primaverile a Cervinia.

I due ragazzi, gioiosi e fiduciosi nel futuro come due deficienti, si avvicinavano al noleggio sci, tronfi nei loro begli abiti da sciatori cuciti durante i freddi giorni invernali con le proprie manine amorose dalle loro adorate nonne.
Sorridenti e luminosi, entrano nel noleggio.
"Vorremmo affittare degli snowboard" dice il bambino Pulizio.