giovedì 9 dicembre 2010

Gallina vecchia fa buon brodo


Urina prova un forte disprezzo per gli anziani. Non tanto per gli anziani, quanto per il loro odore.
Ha sempre pensato che l'odore d'anziano fosse un'assurda mescolanza di confetti Falqui e di ditalini in brodo, finchè non ha scoperto che la Falqui produce dei confetti aromatizzati ai ditalini in brodo.

Urina ha un piano malvagio per liberare il mondo dagli anziani. Consiste nell'ucciderli.
Sebbene in parte contestabile, bisogna comunque riconoscere che questo piano ha il dono della semplicità e non è di quei piani complicati dei fumetti che poi si intoppavano sempre all'ultimo perchè qualcosa andava storto dopo che per anni il piano era stato preparato nei minimi dettagli ma alla fine, si sa, il Diavolo ci metteva la coda e mandava tutto all'aria per via di un minuscolo dettaglio passato inosservato, come ad esempio l'esistenza di Superman.
Quello di Urina ha pochi dettagli che possano andar male e in cui il Diavolo possa metter la coda. Non è un piano a coda, decisamente no.

Alcune categorie di anziani sono detestate da Urina più di altre. In cima alla lista delle epurazioni ci sono i vecchi che guidano col cappello.

martedì 30 novembre 2010

La verità è come un cigno che deraglia


Spesso la gente per strada mi ferma e mi domanda perchè sto scrivendo così poco sul blog. Da un lato fa piacere, perchè significa che quello che faccio viene apprezzato, dall'altro è un po' fastidioso, perchè devi continuamente giustificare il tuo privato alle altre persone.
Ieri, ad esempio, alla quinta volta nell'arco di due ore che me lo chiedevano sono sbottato: "la smetti di rompermi i coglioni!? Sono due ore che mi segui!"
"Mamma è molto rattristata per il fatto che non scrivi più."
"Lo so, lo so, dille che è solo una fase, prima o poi la fantasia mi tornerà."
"Vieni a pranzo, domani?"
"Sì."
"Allora ci vediamo domani. Non fare tardi, si mangia alle 13."
"Sì, sì, lo so. Ciao papà."
E' faticoso essere delle celebrità.

Comunque se ho scritto poco c'è un motivo. Come questa volta e questa volta e questa volta e questa volta e anche questa volta.
Certo che ci sono state un sacco di volte. Ci sono più volte nel mio blog che in un duomo gotico.
Comunque, dicevo, se ho scritto poco c'è un motivo e anzi, voglio superarmi, ci sono un sacco di motivi!
E vado qui ad elencarli.
Poi votate quello che secondo voi è quello vero.

sabato 27 novembre 2010

Eredità mancate

Amici carissimi, vengo al mio problema.
Beh, ecco, è un po' imbarazzante, abbiate pazienza...trovo qualche difficoltà a parlarne, ma mi sento un grosso peso dentro che vorrei condividere con voi.

Ecco, io non è che non voglia bene a papà. E' stato un bravissimo padre, non mi ha mai fatto mancare nulla, è sempre stato presente...
Mi vuole bene e mi ha sempre trattato amorevolemente, se escludiamo quella volta che ha cercato di farmi ammazzare. Ma non gliene voglio, per questo.
Il problema è che comincio veramente a nutrire un po' di risentimento dovuto ad un senso di inutilità. Cioè, l'azienda di famiglia è solida, magari a tratti non va benissimo, ci sarebbero cose da sistemare e migliorare, non dico di no, ma nessuno è perfetto: facciamo quello che possiamo e ci danniamo l'anima per far funzionare tutto!

Però...qualunque figlio che lavori con il proprio genitore, permettetemi di dirlo, con tutto il bene che vuole alla sua famiglia...sa che un giorno suo padre si farà da parte...insomma, è la natura, no?...e beh...conoscete la frase "figlio, un giorno tutto questo sarà tuo"...ecco, sento che per me quel momento non verrà mai. Intendiamoci, non che io voglia che papà venga meno, per carità, ma non avrò mai la soddisfazione di un padre che ti prenda da parte e ti dica "figliolo, è giunto il momento che tutto quello che ho costruito passi a te. Continua tu ciò che ho iniziato, so che mi renderai orgoglioso" e compagnia bella.
Non è un fatto di egocentrismo o smania di potere...è proprio la base del rapporto filiare...viene a mancare il senso di continuità verso un genitore che poi è un po' il motore di qualunque figlio ami e stimi il proprio padre...

Mah, non so se riusciate a comprendermi, ma vi confesso che già solo parlarne con qualcuno mi fa sentire sollevato...

martedì 9 novembre 2010

IppoNews - 09/11/10


Chissà mai che ci scappi un pompino.


venerdì 29 ottobre 2010

Eroe per casa (2)


Un mese fa stavo passeggiando nel bosco in cerca di funghi, quando improvvisamente ho sentito un fischio fortissimo. Ho avuto appena il tempo di vedere una scia luminosa nel cielo prima che qualcosa si schiantasse con enorme boato in una radura, facendo tremare la terra.
Sono subito corso in quella direzione pensando che potesse trattarsi di un aereo, per vedere se ci fosse qualche superstite.
Con mia grande sopresa, nella radura non c'era più nemmeno un albero.
C'era solo un grosso cratere da cui uscivano una nube di fumo ed un acre odore di acredine.
Mi sono avvicinato con circospezione e sporgendomi dal bordo del cratere ho visto che cosa si era schiantato: un meterorite!
E sembrava proprio morto!

Mentre mi calavo giù per andare a verificare se respirasse ancora, tutto d'un tratto una specie di grido mi è risuonato nella testa, la meteora ha cominciato ad emettere un colore verde pulsante sempre più frequente e dopo pochi secondi è esploso lanciandomi a diverse decine di metri di distanza, dove sono svenuto.
Quando mi sono ripreso era già notte e del meteorite non c'era più alcuna traccia, se non un cratere gigantesco e pezzi di meteorite esploso dappertutto. Se avessi raccontato questa storia nessuno mi avrebbe creduto!

giovedì 28 ottobre 2010

Centottanta voglia di volare


Lo sapete quanto costa andare in mongolfiera? Per un'ora, centottanta euro a persona. A partire da. Il che significa, deduco, che costi dai centottanta euro in su, magari in base al peso della persona.
Ma i mongolfieristi sono una razza esosa come nessuna!
Ma chi si credono di essere questi mongolfieristi? Che centottanta euro per entrare in un cesto, dico io!
Ce l'ho anch'io un cesto nell'ingresso di casa e non mi sognerei mai di chiedere a qualcuno di darmi centottanta euro per poterci entrare dentro.

L'unica spiegazione logica è che i mongolfieristi abbiano un piano. Un piano malvagio per conquistare il mondo dall'alto e se vogliamo farne parte dobbiamo pagare a partire da centottanta euro a persona.
Se io avessi un piano malvagio per conquistare il mondo farei pagare una quota per farne parte.
E allora centottanta euro (a partire da) per un'ora di partecipazione al piano malvagio per la conquista del mondo vedi che impvovvisamente non ti sembrano più così tanti, anzi, sembrano fin pochi.
E comunque che palle, è una vita che sogno di andare in mongolfiera e ora scopro che per poterlo fare devo tirare fuori a partire da centottanta euro a persona e partecipare per un'ora ad un piano malvagio per conquistare la terra.
Chissenefrega di conquistare la terra, io voglio solo fare un giro in mongolfiera!

Ma ve bene, facciamo buon viso a cattivo gioco, devo conquistare la terra? Per un'ora? D'accordo, lo faccio.

domenica 17 ottobre 2010

Eroe per casa


Come si fa a garantire un aggiornamento sufficiente del proprio blog quando il computer si mette di traverso e ti cancella sistematicamente tutti i post che scrivi?
E che ne so io, non è certo il mio caso!
Io semplicemente non c'avevo tempo per scrivere.
Viene un momento nella vita di un uomo in cui un uomo deve fare quello che un uomo deve fare, e quel momento è venuto e io l'ho fatto.
Mi sono messo a giocare a Guitar Hero.
Ma non quello normale, bensì Guitar Hero Wolrd Tour, il bundle con la batteria.
Me ne stacco solo per mangiare ed andare in bagno a fare i bisognini.
Non mi lavo da giorni e dall'ufficio continuano a chiamare per sapere come procede la mia lebbra e quando penso di rientrare al lavoro.
Al diavolo il lavoro! Ho Sweet Home Alabama a livello esperto a cui pensare!

Ieri mi ha telefonato l'amministratore di condominio: dice che qualcuno si è lamentato per un suono di tamburi.
"Tamburi? Non so nulla di nessun tamburo!" - ho detto io.
"E' Sweet Home Alabama quella che sento?
"AHHH! Una fitta di lebbra! Scusi, devo proprio riattaccare!"

venerdì 24 settembre 2010

Si vis pacem, parabrezza


E' di nuovo passato tantissimo tempo dall'ultimo post.
Scusate, ma in questo periodo ho un sacco di cose da fare.
Mangio.
Dormo.
Faccio pipì e pupù.
Lavoro.
E poi un sacco di altre cose che ora è inutile stare ad enumerare.

Ma in mezzo a tutto questo mare di impegni, un qualcosa ha attirato la mia attenzione spingendomi a riprendere in mano la penna e a vergare queste parole sul monitor.
Ora ho il monitor tutto pieno di scritte e sto cercando di ricopiarle con la tastiera, il che non è per niente agevole.

Cos'è stato a turbare la mia inerzia? Una drammatica storia letta sul giornale.
Lui stava con lei, che lo picchiava.
Lei era apparentemente una ragazza normale, come se ne vedono tante in giro, ma di dentro era una di quelle donne violente come se ne vedono tante nel wrestling femminile e nelle svendite speciali ai grandi magazzini.
Era cresciuta in una famiglia in cui il padre era violento, la madre violenta e lei violetta, per le botte ricevute.
Il padre una volta lesse su un almanacco il modo di dire "volere la botte piena e la moglie ubriaca" e se ne innamorò, così decise che da quel giorno quello sarebbe stato il suo motto.

mercoledì 15 settembre 2010

Discorsi (4)


MARTEDI', 10 AGOSTO 2010
Stamattina ci siamo svegliati al canto del gallo.
Non sappiamo chi dei nostri vicini di tenda avesse un pollaio, ma la gente in campeggio si porta appresso le cose più strane.
C'era anche un qualche altro strano uccello che faceva PRUUU! PRUUU!, che però era niente in confronto a quello che faceva URRAGAAA! URRAGAAA! e zero totale in confronto a quello che cantava Sere Nere di Tiziano Ferro.

In mezzo a questo bel cantico delle creature abbiamo smontato la tenda e siamo partiti verso il nulla, senza una meta precisa se non col chiaro intento di allontanarci dall'uccello di Tiziano Ferro, che detta così sembra una cosa ambigua ma non lo è.

La strada verso sud era molto stretta e perniciosa, ma il panorama decisamente mozzafiato. Siamo arrivati fino a Galeria e qui ci siamo fermati per fare il bagno.

Avessi saputo che anni fa qui sono stati avvistati degli squali col cavolo che l'avrei fatto, il bagno! L'unica cosa che mi viene in mente di peggio degli squali di Galeria, sono gli squali di platea. O peggio ancora di platessa, che tu credi di mangiare un filetto alla sorrentina e invece sbuca fuori dal piatto uno squalo tigre e sei morto!

giovedì 9 settembre 2010

La Coop sei tu


Sabato ho fatto la spesa all'Ipercoop e si sa che quando fai la spesa all'Ipercoop ti danno in media un sacchetto per ogni prodotto che hai comprato.
Così ti ritrovi con cinquanta sacchetti minuscoli ciascuno contenente una banana, un pacco di pasta, una bottiglia di succo di frutta, una BIC, una fetta di prosciutto...

Tutto fila perfettamente finché sei nei pressi del supermercato - loro ci tengono a coccolarti - perché man mano che la cassiera ti passa i tuoi sacchetti monoprodotto tu li trasli nel carrello e morta lì.
Vai alla macchina, svuoti il carrello un sacchetto alla volta e te ne vai a casa. Ed è a questo punto che si consuma il dramma, perché a meno che uno non abbia voglia di trascorrere la giornata a fare avanti e indietro dall'auto all'appartamento, prova a caricarseli tutti assieme. 
Che il sacchetto monoprodotto è infido: è piccolo, c'è dentro una banana, quanto può pesare? E tac, infilato sul mignolo. Poi tac, un altro sull'anulare. Tac, tac, tac, ha finito la prima mano. L'altra ti serve per tirare fuori i restanti sacchetti dal bagagliaio, quindi ricominci il giro sulla stessa mano.
Tac, tac, tac, tac e ritac, ti ritrovi che hai cinque sacchetti per dito e cominci a stare rattrappito che sembri Nosferatu.

Gli altri venticinque sacchetti ancora nel bagagliaio, a questo punto, li raccogli infilandoli con i singoli diti come dei fili nelle perline.

martedì 31 agosto 2010

Percorsi (3)


LUNEDI', 09 AGOSTO 2010
Ci si sveglia e si va a fare un giro a Calvi, fermandoci lungo la strada al supermercato Casino che infatti, come dice anche il sito, è proprio un supercasino.
Acquisto di prodotti di primaria importanza: Nutella e croissant molto burrosi.
Metà dei croissant, purtroppo, resta in macchina sotto forma di briciole, perchè Mostro non è capace ad imboccare uno che guida.

Arriviamo in perfetto ritardo sul programma che abbiamo stilato il giorno prima a Pointe de la Revellata, un promontorio che dovrebbe ospitare una bella spiaggia.
Lasciamo Saccottina in cima alla strada in ossequio al cartello che vieta alle auto di proseguire e, mentre ci sfilano davanti con sfacciato menefreghismo altre auto, SUV, jeep, moto, pullman, TIR, carri armati, muletti e betoniere, scendiamo a piedi per la ripida strada, sotto il sole delle 13, e poi per un sentiero attraverso il deserto del Gobi.

Giunti in fondo, la spiaggia è una fregatura: piccola, piena di gente, il mare è sì bello e calmo ma ci sono un sacco di barche ad appena pochi metri dalla riva alle quali, peraltro, si arriva praticamente a piedi dato che si tocca da qui fino a più o meno la costa della Francia.

mercoledì 25 agosto 2010

Ricorsi (2)


DOMENICA, 08 AGOSTO 2010
Ci svegliamo la mattina morti di caldo perchè dell'ombra non c'è nemmeno l'ombra e andiamo subito al mare.
La spiaggia del campeggio non è bellissima, in compenso il mare lo è e si tocca sempre, così per gli squali è più difficile attaccarci.

E' invece stato assai facile attaccarci per le api: appena alzati ne abbiamo ben tre sulla porta della tenda e Mostro non vuole uscire perchè l'unica cosa di cui ha paura al mondo sono le api.
Esco io dal retro e da solo circondo le malefiche bestie feroci facendole scappare ad alucce levate.
Il campeggio tutto applaude al mio coraggio.
Eroe!

Alle 13 ricarichiamo armi e bagagli in macchina e partiamo in direzione Algajola.
Bellina, eh, ma non c'è niente a parte una panetteria (boulangerie) in cui compro un'ottima baguette ai cereali e una gelateria.
La gelateria ci sembra carissima, ma scopriremo poi che i prezzi sono più o meno standard: un gelato da una palla tre euro, due palle quattro euro, tre palle un rene, quattro palle un rene e una palla e cinque palle un rene e due palle di pelle di pollo fatte da Apelle figlio d'Apollo.

martedì 24 agosto 2010

Corsi (1)


Prende il via da qui il racconto delle mie vacanze estive in Corsica, iniziate due settimane fa e terminate ieri.
Si viaggia in: il sottoscritto, Mostro, un'auto (Saccottina), una tenda, svariate borse, borsoni e valigie, diversi insetti che raccoglieremo lungo la strada.


SABATO, 07 AGOSTO 2010
Partenza prevista: ore 10.00.
Partenza effettiva: ore 10.40.
Ore 10.55: sosta all'autogrill perchè ho fame e devo fare popò.
Ore 11.08: si riparte.
Ore 11.09: ci si riferma. Mi sono ricordato che devo fare benzina.
Ore 11.13: avvistato il Lingotto! Ma com'è che siamo partiti da mezz'ora e siamo ancora al punto di partenza?
Ore 13.00: arriviamo al porto di Vado Ligure per imbarcarci verso l'Ile Rousse. Do prova delle mie grandi capacità d'orientamento - grazie alle quali sono meritatamente noto come Mastro Bussola - affermando: "il porto è ben segnalato" e sbagliando strada appena finita la frase.

venerdì 6 agosto 2010

Un colpo alla ricerca e uno alla botte


Benché in Italia gli investimenti per la ricerca scientifica siano notoriamente molto limitati, secondo un articolo de Il Messaggero i ricercatori italiani sono tra i migliori al mondo per produttività di articoli scientifici e qualità degli stessi.
Purtroppo non sono riuscito a trovare statistiche che confermino la mia teoria, ma ritengo che la maggioranza dei ricercatori italiani siano donne.
Ho dedotto questa teoria dalla semplice esperienza empirica secondo cui un uomo è assolutamente incapace di trovare qualunque cosa in un cassetto o nel frigo.

Provate a chiedere alle vostre parenti, amiche e colleghe: tutte quelle che hanno dei maschi per casa ci sono passate.
Lui: "Dov'è la mia maglietta?"
Lei: "Nel primo cassetto."
...
...
...
...
...
Lui: "Non c'è".

domenica 1 agosto 2010

L'arte della contrattazione


Questo post sarebbe dovuto essere pubblicato sul blog il giorno 20/07/10, ma per problemi tecnici non lo è stato.
I problemi tecnici consistono nel fatto che mi ero dimenticato di abilitare la pubblicazione tramite email quindi, sostanzialmente, il problema tecnico sono io.
Recupero stasera, dal pc di casa mia.
Purtroppo senza il sottofondo dell'oceano.


Sono a Malika, vicino a Dakar (Senegal) con l'Associazione Renken Onlus.
È la seconda volta che vengo qui e della prima ho già parlato su questo blog l'anno scorso, quando ho raccontato di come è nata una nuova religione (con relativi precetti) e dei lavori che abbiamo fatto alla scuola del quartiere.

Quest'estate abbiamo altri lavori da fare.
Tra i tanti, già che siam qui, proviamo anche a lavorare su noi stessi.
Stamattina alle 7 avevo appuntamento con Isma, uno dei nostri volontari locali, per andare a correre sulla spiaggia. Inizialmente lui voleva correre sette chilometri, ma gli ho detto che un'ora di corsa per me era un po' troppo e siamo scesi a cinque.

giovedì 15 luglio 2010

Sono stanco. Dovreste vergognarvi.


Sono stanco e non mi viene in mente nulla da scrivere. Cerco uno spunto, ci ragiono un attimo e poi inizio a buttar giù qualcosa, poi non mi piace e cambio. Non è che proprio non mi piaccia, in realtà, è che più che altro sono troppo stanco per impegnarmici più di un tot e quindi se i pensieri non fluiscono autonomamente e a tutta velocità dalle dita sulla tastiera ci rinuncio subito.
Di solito è così che funziona: comincio a scrivere a casaccio, poi da qualche parte arrivo, più o meno. Se proprio il risultato non mi piace lo cancello o lo metto da parte, chissà mai che un altro giorno non mi senta più in forma e riesca a recuperarlo.
Per esempio, tutto quello che c'è scritto qui sopra fa parte di un post iniziato almeno due mesi fa.
Da qui in avanti invece lo sto scrivendo proprio ora, in diretta. Che poi quando voi lo leggerete sarà il vostro ora, non il mio, quindi non varrà quanto appena scritto perchè l'avrò scritto in quello che per voi è il passato.
Interessantissima questione, no?

Parlavo di questi problemi temporali proprio l'altro giorno con un anziano passante, che si sa che gli anziani, soprattutto quando sono passanti e ci si conosce poco, adorano parlare del tempo e dei temporali.

martedì 6 luglio 2010

Ma che palle (da golf)


Questo fine settimana sono andato in montagna, nel paesino dove ho trascorso un sacco di vacanze estive ed invernali quando ero più piccolo.
E' sconvolgente quanto abbiano costruito...e dire che lì una volta era tutta campagna!
Poi c'è stata la deriva dei continenti, le placche si sono scontrate, la crosta terrestre si è sollevata ed è diventata tutta montagna.
Infine ci sono state le olimpiadi invernali ed è diventata tutta campo da golf.

Una volta passeggiavi in mezzo ai prati e il massimo che ti capitava era di pestare un vipera e morire secco. Oggi, se non guardi bene dove metti i piedi rischi di finire in un bunker di sabbia e andare sopra il par.
E se c'è una cosa che mi manda in bestia è non chiudere la buca almeno col birdie.

Comunque, quello che volevo dire è che ci sono rimasto molto male a vedere che quei verdi luoghi boschivi che consideravo i MIEI verdi luoghi boschivi ora siano diventati i LORO verdi luoghi golfivi.
Non faccio per vantarmi, ma sono piuttosto geloso delle cose che ritengo mi appartengano.
Mostro me lo dice sempre che sono geloso. Il più geloso del mondo, secondo lei.

venerdì 2 luglio 2010

Flashback


*Dissolvenza*

Era il loro primo giorno di snowboard. Il sole splendeva ed era una bellissima giornata.
Nei campi i fiori garrivano al sole, le cicorie sbocciavano, le api trangugiavano polline e ne cagavano nettare, che poi voi vi spalmate sulle fette biscottate la mattina.
Tutto era felicità: i bambini che correvano scalzi e giulivi tra i girasoli; i vignai che pestavano l'uva nei tini; le mamme che prendevano il sole sulla spiaggia; i surfisti che lottavano a mani nude con gli squali; le foche che venivano divorate dalle orche; e il piccolo mugnaio bianco che preparava i tegolini per la sua Clementina.
Insomma, una normale giornata primaverile a Cervinia.

I due ragazzi, gioiosi e fiduciosi nel futuro come due deficienti, si avvicinavano al noleggio sci, tronfi nei loro begli abiti da sciatori cuciti durante i freddi giorni invernali con le proprie manine amorose dalle loro adorate nonne.
Sorridenti e luminosi, entrano nel noleggio.
"Vorremmo affittare degli snowboard" dice il bambino Pulizio.

martedì 29 giugno 2010

Repetita iuvant?


Adesso che ho creato la pagina Facebook di questo blog (l'avete visitata? Diventate subito fan!), ho diverse responsabilità in più verso i miei lettori.
Tanto per cominciare non posso più insultarli così, a gratis.
Non sto dicendo che dovrò farmi pagare, deficienti!, ma che c'è la possibilità che non siano più i soliti quattro amici e parenti a leggere cosa scrivo e, di conseguenza, dovrò contenermi ed essere più educato per non urtare le diverse sensibilità di chi mi legge, mettendo così in fuga eventuali nuovi lettori.

Un'altra regola aurea che dovrò seguire sarà quella di migliorare la qualità dei miei post, sempre per il fatto che potrebbero esserci numerosi nuovi lettori e dovrò in qualche modo riuscire a fidelizzarli per fare in modo che non abbandonino subito il mio blog.
Non c'è niente di più indicato di un post mal scritto, per far scappare la gente. Ad esempio, un errore in cui è facile incappare mettendo così in fuga il lettore casuale, è quello di scrivere un sacco di ripetizioni. La mia professoressa di italiano me lo diceva sempre, a scuola: "non c'è niente di peggio che scrivere un sacco di ripetizioni".

venerdì 25 giugno 2010

Ciccio Baulotto e l'appetito insaziabile













Ciccio Baulotto è un coniglio goloso,
alle mascelle non dà mai riposo:
vuole scoprire quanto si possa
mettere ciccia sopra le ossa.

Fino da quando era appena neonato,
aveva già un appetito smodato
e per riempirsi la pancia rotonda
un giorno mangiò della culla la sponda.

mercoledì 23 giugno 2010

Mummy RAI


Ieri sera stavo assistendo non senza un qual certo trasporto agonistico alla partita Argentina - Grecia, quando improvvisamente una voce querula mi ha svegliato.
Apro gli occhi e vedo questo corpulento ventriloquo che fa parlare un piccolo pupazzo e devo dire che il ventriloquo era proprio bravo perchè non lasciava intravedere il più piccolo movimento della bocca.
Poi ho guardato meglio e mi sono accorto che in realtà erano Bisteccone Galeazzi e Maurizio Costanzo, col primo che sembrava l'ingrandimento del secondo e il secondo che sembrava la mummia di Hatshepsut.

"Guarda che Hatshepsut era una donna", mi fa un archeologo che passa di lì per caso ammonendomi con un femore di stegosauro, ma non fa in tempo ad annotarsi il mio numero di maglia sul taccuino che Ivan Ilterribile gli piomba sopra e lo ingoia tutto intero.

"Dov'eri finito Ivan?" interrogo più me stesso che lui, squadrandolo con occhi sottili, "non ti ho visto per settimane...", ma so che non mi risponderà e comunque ormai sono abituato alle sue lunghe sparizioni.
Lui, acquattato sul femore di stegosauro, non mi guarda nemmeno, scondinzola mordicchiando il suo trofeo e intanto la sagoma dell'archeologo scende lentamente giù per il suo collo, verso lo stomaco.

martedì 22 giugno 2010

Lettera dal fronte


Infine il Maestro Vibuti è partito per il progetto di volontariato in Polonia sul quale cui vi ho già approfonditamente edotti e noi tutti ne sentiamo gran mancanza.
Approfitto quindi del mezzo tecnologico per mandargli un'affettuosa lettera.


Buongiorno, Maestro Vibuti!
Che ora sarà lì? Ti sarai svegliato? Starai dormendo? Mangiando? Digiunando come di tuo solito, per sentirti più vicino ai problemi della popolazione indiana che ti diede il nome che porti?
Non lo so, io comunque sono in ufficio e fra una mezz'ora vado a pranzo a ingozzarmi come un maiale del Kansas, per sentirmi più vicino ai problemi della popolazione dei maiali del Kansas.

Conto i giorni dalla tua partenza e i giorni che mancano al tuo ritorno.

Su quelli dalla tua partenza mi sono perso dopo il secondo, troppo è il dolore di averti lontano. Su quelli che mancano al tuo ritorno ho rinunciato quando mi sono reso conto di non aver capito quanto starai lì. Se ben ricordo sei mesi (che è un po' un classico, per l'Erasmus) con possibilità di prolungare a nove o dodici.

lunedì 21 giugno 2010

Dedicato a.


Riflessione: secondo le statistiche ogni notte, mentre dormo, muoiono migliaia di persone.
Non pensavo mica di russare così forte.

Comunque stanotte sono morto pure io e non è poi così brutto come lo si dipinge.
Improvvisamente mi sono trovato davanti questo lungo tunnel con in fondo una luce bianca. Ho imboccato il tunnel e ad un certo punto i miei piedi stavano calpestando dell'erba.
Poi un ronzio come di un milione di vespe, mi guardo intorno e 50.000 persone stavano suonando le vuvuzelas.
L'Inferno, cazzo, lo sapevo! Non avrei dovuto spiaccicare quelle lumache con la gamba della sedia, quand'ero bambino. Il Gran Bavoso Spirito Gasteropode mi aveva avvertito che l'avrei pagata cara.

Poi mi sono guardato intorno un po' meglio e ho visto che in realtà il campo da calcio era pieno di Cavalieri dello Zodiaco che giocavano a pestarsi il cosmo l'uno con l'altro e su un palco rialzato c'era anche Venditti che cantava "Benvenuti in Paradiso".

lunedì 14 giugno 2010

Nana na na na na Dune bagghi, naa na na naaa


Al Centro Gioco Educativo di corso Ferrucci, venerdì scorso, abbiamo giocato a Dune, bellissimo e ormai antico gioco da tavolo di cui trovate maggiori informazioni qui.
Come forse potete immaginare dal nome, tale gioco è tratto dall'omonima serie di libri di fantascienza opera del compianto Frank Herbert, che generò anche un film abbastanza brutto con Sting e l'agente speciale Dale Cooper.

Ma torniamo a noi.
Sulle belle spiagge di Dune si sono sfidati a castelli di sabbia:
- Barone Vladimir Capomuta Harkonnen
- Paul DrFatso Muad'Dib Atreides
- Sara Edric della Gilda
- Liet Mikimush Kynes, ecologo Fremen
- Sua Maestà l'Imperatore Padishah Diego Shaddam IV
- Reverenda Madre Bene Gesserit Gaius Helen Othella Mohiam

La gestione della partita è stata un po' difficoltosa, soprattutto perchè ancora non ho capito le regole. Ciò ci ha portati a giocare una versione del gioco leggermente alternativa, ma ciononostante (pare) apprezzata.

giovedì 10 giugno 2010

Attenzione, caduta capelli


Grazie al commento di Dajo nel post precedente, ho scoperto risvolti molto interessanti sul mio blog che fino ad ora mi erano sfuggiti.

Tanto per cominciare, Attenzione, caduta ippopotami fa bene al cuoio capelluto e grazie ai suoi tensioattivi vegetali ha un’azione delicatissima, nutre i capelli e li rende morbidi e lucenti dopo il lavaggio. Inoltre li fortifica, proteggendoli dalle aggressioni quotidiane e donando idratazione e volume.
La sua ricchezza di vitamina B12, poi, lo rende particolarmente indicato per capelli fragili e devitalizzati con tendenza a cadere e, infine, la sua specifica azione a base di vitamina E ne fa un efficace presidio medico-chirugico in caso di forte seborrea.

Alla luce di tutto ciò, l'Unione dei Medici Dermatologi Tricotici Italiani ne consiglia un uso furente ogni volta che capita e già in poche settimane noterete l'effetto benefico sulla vostra chioma.

Poderoso Roncolatore, mio assiduo lettore senza chioma, non si perda d'animo e non creda che per lui la lettura del blog sia infruttuosa: è dimostrato, infatti, che Attenzione, caduta ippopotami venga utile anche per lavare l'insalata.

lunedì 7 giugno 2010

Perchè? Perchè il merlo non fa mee


C'è tutta una serie di domande che non avranno mai risposta.
Perchè non avranno mai risposta?
Ecco, questa è una di quelle domande.
Ma anche se un sacco di domande non avranno mai risposte, ci sono invece alcune domande che hanno un sacco di risposte. Ad esempio, se scrivo "perchè" nel campo della ricerca di Google, il completamento automatico mi suggerisce che all'interrogativo: "Perchè Michael Jackson è diventato bianco?" troverò ben 859.000.000 di risultati.
859.000.000!
Ma ci possono essere oltre 850 milioni di siti che analizzano i motivi per cui Michael Jackson è diventato bianco? Possibile?

La seconda domanda col maggior numero di risultati è lontanissima: appena 1.370.000. Questa domanda è "perchè il cielo è blu?".
Insomma, a quanto pare la gente è ossessionata dai colori.
E perchè la cacca è marrone se lo chiedono solo in 55.200, vi sembra normale? Molta più gente dovrebbe essere interessata a questo argomento che ci tocca tutti, più del cielo e di Michael Jackson.
Cioè, anche Michael Jackson pace all'anima sua si dice che abbia toccato spesso e volentieri, ma non è la stessa cosa.

venerdì 4 giugno 2010

Storie di fratelli e di pennelli


Mio fratello Mandino è esperto di cinema e infatti ha scritto diverse validissime sceneggiature per film di nullo successo.
Poichè noi blogger siamo un po' la grancassa della cultura e lui è chiaramente un intellettuale meritevole, ho deciso di regalargli il mio spazio odierno per pubblicare una sua opera degnissima, ma purtroppo sconosciuta ai più, ai meno, ai per e anche ai diviso.

Questa che segue è la sceneggiatura originale del film Storie di fratelli e di pennelli, che però non è mai stato girato perchè la sceneggiatura è stata scippata con l'inganno e ribaldamente rimaneggiata da Tim Burton che ne ha tratto Edward mani di forbice.
Gran figlio di cagna, balleremo sulla tua tomba!

giovedì 3 giugno 2010

IppoNews - 03/06/10


IppoNews: Il vice ministro allo Sviluppo economico con delega alle telecomunicazioni Paolo Romani ha dichiarato: "Minzolini? Il Tg1 non mi dispiace, è quello che guardo se voglio essere sicuro di essere informato in una maniera ragionevolmente corretta."
Non c'è bisogno di aggiungere battute, fa già ridere così.

lunedì 31 maggio 2010

Falling in Love


La mia amica Love passa più tempo orizzontale che verticale.
Non perchè sia una zoccola, ma perchè è priva di equilibrio. C'è chi ha carenze di calcio, di potassio, di affetto...lei di stabilità.

Però Love è la donna del Capo, quindi non si può percularla alla leggera. Bisogna farlo con estrema attenzione, se non ci si vuole trovare con i piedi in un sacco di cemento che non è affatto traspirante e ve li fa puzzare come dei cadaveri.
Love è tanto cara e amabile, ma davvero basta un alito di vento perchè incespichi e cada spezzandosi le ossa. Come ho detto, non perchè sia un donnino, ma solo perchè ha fatto della labirintite la sua ragione di vita.
Ad esempio, negli ultimi due mesi è caduta dalle scale, dalla bici e dal motorino. "E vabbè, capirai, nell'arco di due mesi! Può capitare a tutti!", direte voi.
Undici volte?
Quattro cadute dalle scale, sei dalla bici e una dal motorino.

Quella dal motorino è stata la migliore di tutte, perchè ha preso una buca che l'ha sbalzata dalla sella ed è finita sul cofano di un'auto che ha immediatamente inchiodato, decollandola ulteriormente in direzione di un albero di pere sul quale si è brevemente incastrata impigliandosi in un ramo, poi il ramo si è rotto e lei è caduta dal pero, infatti quando è arrivata a terra era proprio stupita, non se l'aspettava!
In una volta sola, quindi, è caduta dal motorino, dalla macchina e dall'albero. E' il suo record, ma ne sono successe anche altre degne di nota.

mercoledì 26 maggio 2010

In fila ordinati, a coppie di tre!


Stamattina sono andato agli uffici della GTT - Gruppo Torinese Trasporti per rinnovare il permesso di sosta per i residenti, quale io sono. Residente, non permesso di sosta.

Camminando su alcune mani e piedi mi son spinto fino alla macchinetta che distribuiva il numeretto e mi sono messo a leggere tutte le possibili casistiche per capire quale categoria di numeretto dovessi prendere: A, B, C, D o E. Dopo circa 15 minuti a fissare ebete la spiegazione dei servizi disponibili, sono giunto alla conclusione che la mia categoria fosse quella del "non ho capito cosa schiacciare" e così ho premuto a caso a mano aperta e mi è uscito il C95.

"Affondato!" mi grida un anziano con gli occhi spiritati quando leggo ad alta voce il mio numero, poi scoppia a ridere sguaiato, quindi, improvvisamente come ha cominciato, smette e si piega in lacrime, singhiozza qualche secondo, quindi si raddrizza serio, si gira e spintonando i suoi vicini parte di corsa sfondando la vetrata all'ingresso e lanciandosi in strada, dove viene investito in pieno dal tram 18 che lo porterà in zona Fiat Mirafiori o più probabilmente l'ha ammazzato.

giovedì 20 maggio 2010

Sono sempre i vibuti, quelli che se ne vanno


Il Maestro Vibuti è in partenza per la Polonia.
Va a partecipare ad un progetto, fare delle cose, aiutare gente, conoscere nuovi amici, fornire il suo insostituibile apporto nello sviluppo psico-socio-culturale dei disabili e dei bambini svantaggiati.
Però i bambini non erano svantaggiati prima che arrivasse lui. Lui crea il bisogno di se stesso. E' come il boyscout che sparge il sapone sulla strada per poi aiutare i vecchietti a rialzarsi da terra. Va da persone normali e le rimbomba di bubbole finchè non pensano di aver bisogno di un aiuto. E a quel punto, già che lui è lì...

Il Maestro Vibuti è il più grande esempio vivente del melting pot di mercanti, santoni, venditori di organi e farisei che ci propina il mondo moderno.
Con lui, il confine tra vero e falso si fa molto aleatorio: generalmente nei suoi racconti è difficile distinguere quali siano cose semplicemente inventate e quali invece siano delle immani cazzate. Sfrondati questi due elementi, dei suoi discorsi resta soltanto "Ciao, sono il Maestro Vibuti".
Dopo questa frase iniziale, infatti, attacca a dipingerti una realtà inesistente gettandoti sabbia negli occhi e mentre tu sei troppo occupato a cercare di tirare le fila di quanto ti stia propinando lui ti è già sottopelle e se gli piaci abbastanza è anche già nelle tue mutande.
Grandioso, il Maestro Vibuti.

mercoledì 19 maggio 2010

Incipit


Quel giorno Peristalsi cammionava per le vie di Rinverdita senza pensare a quello che stava facendo.
Quello che non si aspettava era che di lì a breve sarebbe successo qualcosa che avrebbe cambiato la sua vita. E lui sarebbe diventato il primo nano di fosso a entrare a far parte del glorioso ordine dei cavalieri di Solamnia.
Ma lui non lo sapeva...


Ma prima di spiegare cosa gli successe, è bene fare una precisazione sul significato del termine "cammionava".
Ingenui lettori, so bene che pensavate fosse un errore di stampa. Ebbene, non è così.
E' invece, probabilmente, l'unica cosa giusta che è stata detta fino adesso.
Peristalsi cammionava. Non camminava, passeggiava, saltellava, ciondolava, procedeva o scaccolava.
No.
Beh sì, si scaccolava, questo è vero.
Ma suvvia, signori delle giuria, chi non si è mai scaccolato almeno una volta nella vita?
Non c'è nulla di male, soprattutto se lo si fa per necessità, e non solo per puro divertimento o amore dell'avventura.
E quella di Peristalsi era sicuramente una necessità, dato che scaccolarsi e gettarsene il prodotto alle spalle era l'unico modo che aveva per ritrovare la via di casa.

domenica 16 maggio 2010

Diario di bordo


Rimestando nel torbido rinvenni questo documento di rara prelibatezza.
Un vecchio diario segreto, nel quale ignoto automobilista annotosse pensieri opere e omissioni di interesse ragguardevole.
Lo stralcio che propongo è racconto assai verace sull'audacia di costui nell'affrontare i cambiamenti della vita e i pericoli della strada.

27/11/2004
Caro Diario, oggi è l'ultimo giorno in questa sede di lavoro, da domani sarò nel nuovo ufficio a Rivoli. L'ufficio che lascio è dietro casa e a venire a lavorare ci mettevo 10 minuti a piedi.
La mia nuova location è un po' più distante, da domani scoprirò esattamente quanto...

28/11/2004
Caro Diario, eccomi arrivato nel nuovo ufficio.
Sono venuto in pullman e ci ho messo 40 minuti.
Domani vengo in macchina, che sicuramente ci metterò un po' meno.

IppoNews - 16/05/10


IppoNews: Molto probabilmente FarmVille abbandonerà Facebook per spostarsi sul sito FarmVille.com.
Al suo posto sorgerà un parcheggio multipiano.

mercoledì 12 maggio 2010

IppoNews - 12/05/10 - (2)


IppoNews: (GB) Il primo ministro Cameron diffonde i nomi del nuovo governo.
Agli Esteri la principessa Neytiri.

IppoNews - 12/05/10


IppoNews: Indagato il pesciolino Nemo.
Anche su casa sua l'ombra di Anemone.

martedì 4 maggio 2010

Lo so, lo so...ma non ho avuto tempo!


Non tutti lo sanno, ma il celebre autore Jules Verne lavorava come contabile*, prima di diventare lo scrittore più letto del 1800.
Quando venni a conoscenza di questo fatto leggendo la prefazione di Viaggio al centro della terra, tanti anni fa, decisi che costui sarebbe stato il mio modello e la mia ispirazione e da allora mi sono impegnato con tutte le mie forze (e questo blog ne è - almeno in parte - una prova) a seguire il suo fulgido esempio.
Ho quindi studiato tutto sul libro giornale e la partita doppia, ma la differenza tra ratei e risconti proprio non son riuscito a ficcarmela in testa.
A quel punto ho provato a ripiegare sulla scrittura e, sempre con l'ingombrante immagine di Verne a stimolare i miei passi, mi son messo sulle sue orme con l'obiettivo di diventare almeno il secondo scrittore più letto del 1800. Se dovessi riuscirci sarete i primi a saperlo con 200 anni di ritardo.

A tal scopo potrebbe tornarmi utile una macchina del tempo.

Ne avevo adocchiata una su eBay, qualche giorno fa, ma era arrivata a oltre 600 euro e a quel punto ho preferito prendere l'album delle figurine di 20.000 leghe sotto i mari completo del 1957.
Solo dopo ho realizzato che se avessi comprato la macchina del tempo avrei potuto facilmente mettere le mani su un SACCO di copie dell'album delle figurine di 20.000 leghe sotto i mari completo del 1957, per poi rivenderle a me stesso su eBay oggi, risparmiando così sulle spese di spedizione.

lunedì 3 maggio 2010

Psicolabilità


- Com’è che è successo?
- Ma, non so bene. Stavamo discutendo, come al solito, e poi improvvisamente…puff!
- Puff.
- Sì, puff. Cosa pensi che sia, una malattia? Io ho pensato che non avesse più voglia di starmi ad ascoltare e quella fosse la sua reazione. Ho letto tante teorie sul corpo che si ammala in risposta a problemi psicologici. È quella cosa…le malattie psico…ehm…beh non mi ricordo come si chiamino, comunque sono manifestazioni fisiche di disagi psichici e mentali.
- Dici che le è esplosa la testa perchè era stufa di ascoltarti? Mah...può anche essere…quando ti ascolto a me spesso cadono le palle.
- Ah ah, spiritoso.
- No, giuro, dico davvero. Ti ricordi quella volta che sono dovuto correre in bagno intanto che tu raccontavi del tuo matrimonio alla tua cena di compleanno? C’eri rimasto malissimo, non puoi essertelo dimenticato. Ci raccontavi della cerimonia ed eri arrivato al punto in cui il prete s’era ubriacato con la vodka e aveva cercato di baciare la sposa al posto tuo e io lì mi sono alzato e sono corso in bagno. Tu lo prendesti come non so che razza di insulto all'arte oratoria...e non mi parlasti per una settimana. Beh, quella volta dovetti correre in bagno perché mi si era staccata una palla.
- La storia del prete è il mio cavallo di battaglia. Il fatto che le tue palle vagolino non credo sia colpa dei miei racconti.

venerdì 30 aprile 2010

Oggiopoli


E' uno scandalo: sono ossessionato dal tempo che passa e mi sento fuori dal mondo. Ciò si ripercuote su molteplici aspetti della mia vita.
Ad esempio, c'ho riflettuto e secondo me io e Mostro non siamo abbastanza moderni.
L'ho quindi presa da parte e le ho proposto di diventare una coppia aperta.
Lei mi ha risposto "coppia aperta 'sta cippa!".

Così adesso siamo una cippa aperta.

mercoledì 28 aprile 2010

Tutto ciò è ortaggioso!


Ho appena finito di grigliare le melanzane e le zucchine per la cena. Mi è sembrato che la cosa potesse risultare abbastanza interessante da meritare un post sul blog: diciamocelo, non è che i post precedenti fossero tanto più interessanti di questo...

Però, ora che ci penso, potrei con piccolo sforzo trovare un modo per rendere questo post un po' più stimolante, non riducendolo solamente a mera comunicazione dell'aver grigliato delle melanzane.
Sono sicuro, ad esempio, che ci siano un sacco di notizie che non conoscete a riguardo di tale incredibile ortaggio e quindi corro immediatamente a proporvi la mia personale top ten delle più affascinanti.

10
La melanzana non è un ortaggio europeo, bensì originario della Mongolia. Il primo a portarle in Europa è stato Marco Polo, che però la ha comprate in Cina perchè le copie al chilo costavano la metà.

9
Se metteste in fila tutte le melanzane presenti in questo momento sulla Terra, otterreste una lunghissima fila di melanzane.

martedì 27 aprile 2010

Tutti per uno, 5 per mille!


Dato che siamo in periodo di dichiarazione dei redditi, vi ricordo che potete decidere di donare il 5 per mille alle associazioni di volontariato.
La scelta non è alternativa al consueto 8 per mille e non influisce sull’importo da versare. E’ sufficiente scrivere il codice fiscale dell'associazione e firmare nel primo riquadro (“sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni e fondazioni riconosciute che operano nei settori di cui all’art. 10, c.1, lettera A, del DL 460/97”).

Se vi avanza questo 5 per mille e non sapete cosa farne, mi permetto di proporvi tre associazioni di cui ho conoscenza diretta e che si adoperano in tre differenti campi d'intervento.
Tra l'altro, vi ricordo che tutte queste associazioni sono sempre in cerca di nuovi volontari...

sabato 24 aprile 2010

Come i cavalli a merenda


Nel momento in cui ti trovi sottoposto al vero stress salta fuori l'uomo che sei.
L'uomo che sono infatti è saltato fuori, ma poi è anche corso via, così di me è rimasta solo la parte femminile.
Al che mi sono messo a gridare e piangere. E comunque me la sono cavata come ora vado a raccontare.

Prima cosa: ma dico io, mi devi fare la multa perchè guido col cappello?! Mi sembra veramente un'assurdità e oltretutto ho riscontrato da parte dello sbirro un chiaro esubero di aggressività nonchè un abuso di posizione dominante.
Lui era dominante perchè stava a cavallo e io in Yaris, quindi era nettamente più alto.

Inoltre ritengo ci sia stato un accanimento sulla mia persona. Anzi, accanimento se fosse stata un'unità cinofila, ma in questo caso che era un poliziotto a cavallo c'è stato accavallamento.
Ecco, mi si è accavallato il poliziotto e mi ha fatto saltare i nervi, poi mi si sono pure accavallati i nervi dalla rabbia, ma ciò non ha fatto saltare il poliziotto.
Poliziotto che mi ha perseguitato solo perchè - come già accennato - portavo il cappello alla guida, inseguendomi per tutto il marciapiede, l'area pedonale, il piano terra della Rinascente finchè non mi sono schiantato sulla scala mobile e sono dovuto scendere dall'auto.

mercoledì 14 aprile 2010

Polvere eri e polvere ritornerai. Per questo casa tua è sempre sporca!


Sono appena giunto alla conclusione che l'unico sistema che assicuri con ampie certezza ed efficacia che i mobili non si riempiano di polvere è ricoprirli di vestiti.
Non so se ve ne siate accorti: benchè sia infatti certo che molte altre persone utilizzino questa stessa pratica di impilamento abiti, so che non tutti lo fanno scientemente con lo scopo di evitare di dover passare l'odiato piumino.

Da me passare il piumino sui mobili è come cercare di svuotare il mare con un cucchiaino.
Nella battaglia contro i nemici nascosti dell'igiene ho già perso 14 piumini e 2 aspirapolveri.
I nemici nascosti dell'igiene a casa mia non sono dei microbi, ma dei ninja.
Mi costruiscono le trappole!
Ieri ho trovato un filo che attraversava il corridoio, nascosto nel sottobosco.

Non chiedete: sì, a casa mia c'è il sottobosco. Ma qui non è carenza di pulizia mia, è colpa di quelli che abitano al piano di sopra: la famiglia Bosco.

venerdì 2 aprile 2010

Noia galactica


Mi trovo in un momento di forsennata riflessione sull'utilizzo che faccio del mio tempo.
Quest'ultima è stata una settimana dura, che vi vado brevemente a riassumere.

Lunedì
Ufficio, poi la sera a casa a guardare Battlestar Galactica.

Martedì
Ufficio, poi volontariato e poi a casa a guardare Battlestar Galactica.

Mercoledì
Ufficio, poi Battlestar Galactica.

Giovedì
Ufficio, poi aperitivo, quindi a casa a guardare Battlestar Galactica.

Venerdì
Ufficio, quindi cena fuori. Anzi no: Battlestar Galactica.

martedì 30 marzo 2010

Ufficiosa sedizione


Il Lamantino è stato di cattivo umore in questi ultimi giorni. E' anche comprensibile, per carità, non è che la vita d'ufficio sia fatta solo di gioie. La nostra, poi, di gioie ne ha proprio pochine: stai chiuso tutto il giorno in un loculo che non sai se il tuo vicino sia morto o vivo, a meno che non cominci a puzzare.

E anche in quel caso non è mica sempre morto, a volte è solo sporco.
Questo è un problema che almeno col Lamantino non si verifica mai: essendo un pesce sta sempre in acqua, quindi è pulito. Che poi forse non è nemmeno un pesce, se vogliamo essere precisi, ma un mammifero.
Questi però sono sofismi inutili, io ho imparato da mia nonna la comoda semplificazione per cui ogni cosa viva in acqua è un pesce. Lei è così, ama facilitarsi la vita: le cose che volano sono uccelli, le cose che vivono sott'acqua sono pesci, le cose che camminano sono bestie o uomini, le cose elettroniche sono miracoli o demoni, dipende da quanto rumore fanno.
Credo che la sua sia una teoria figlia della guerra, quando non è che potessi stare tanto lì a discutere sulle cose inutili: mentre decidevi se quello che avevi nel piatto fosse un pesce o un mammifero, ti poteva cadere una bomba sulla testa.

venerdì 12 marzo 2010

Il calcetto non è uno sport per signorine


Ieri gran bella partita di calcetto, sostanzialmente perchè ho vinto.
La sfida non partiva sotto i migliori auspici perchè i nostri avversari sembravano alla vigilia nettamente più forti. Noi eravamo: io, Pulizio, il Maestro Vibuti, Bukkake e Bowie.
Dei primi tre sapete già tutto ciò che valga la pena sapere, cioè quasi niente, degli ultimi due per ora nulla.

Bukkake è chiamato così per il rispetto quasi reverenziale che nutre nei confronti della pornografia. Forse non tutti ne siete a conoscenza, ma il bukkake è un genere porno, del quale però mi guarderò bene dal fornirvi il benchè minimo link...se volete, cercatevelo da voi. Non per altro, è che Mostro mi stacca le gambine e poi le mastica se scopre che diffondo pornografia sul blog.
Comunque Bukkake è un grande esegeta del'hard e può analizzarvi la famosa scena in cui Rocco usa la bottiglia di champagne con la stessa maestria con cui Mereghetti sviscera i significati profondi di 2001 Odissea nello spazio.
Tra l'altro, almeno in questo caso, è molto più interessante stare a sentire Bukkake.

mercoledì 10 marzo 2010

Shock. Forse sempiterno


Mio Dio, ho appena assistito ad un rapimento.
Stavo camminando pacioso come so fare io per le vie del centro, quando passando di fianco ad un negozio di filati la mia attenzione è stata attirata da uno stridir di gomme.
Mi sono girato di colpo e ho visto due uomini che cancellavano di tutta fretta delle scritte da un foglio di carta. Lì per lì non ho capito subito cosa stesse accadendo, ma passato il primo momento di smarrimento non ho capito nemmeno dopo.
Comunque ho abbozzato e fatto finta di niente e ho tirato dritto per la mia strada.

Mentre mi dirigevo verso un negozio di alghe mi sono domandato come avessero fatto a tirar su dei muri di alghe, ma poi mi è venuta in mente la barriera corallina e allora ho capito che con abbastanza tempo ed abbastanza alghe e coralli l'unico limite è la nostra fantasia. Pensate il genio della natura che ha costruito la barriera corallina per evitare che gli squali facciano gol dove ci sono i bagnanti, perchè è risaputo che gli squali non sanno fare il pallonetto. E mentre pensavo di tutte queste bellezze del nostro mondo, improvvisamente tutto d'un colpo non è successo niente.

martedì 9 marzo 2010

D'inverno alla mia macchina ci metto le gomme termali


Sono stato finalmente alle Terme di Pré-Saint-Didier. Ne avrete sentito parlare, soprattutto se avete una ragazza. Io ce l'ho, si chiama Mostro, e portarla lì è stato il mio regalo di Natale.

Le Terme di Pré-Saint-Didier si trovano nell'omonima località valdostana, situate esattamente tra la fontina e il prosciutto.
Quando siamo andati noi nevicava. Lì è particolarmente bello quando nevica, perchè ci sono diverse vasche di acque termali all'aperto, pertanto mentre siete a mollo al calduccio vi riempite la testa di neve e vi congelate il naso, solo che non ve ne accorgete.
Ve ne accorgete quando uscite dalla vasca e chinando la testa vi piantate la stalattite che ne penzola in pieno petto.
Per fortuna all'ingresso viene fornito un asciugamano ottimo per tamponare il sangue.

Oltre all'asciugamano, all'ingresso venite riforniti anche di ciabatte e accappatoio. L'accappatoio è molto astutamente senza tasche, così evitate di lasciarci la roba dentro e di farvela fregare. Infatti, benchè tutti gli accappatoi abbiano un diverso numero cucito sul petto (un po' più a sinistra rispetto al buco che vi farete con la stalattite) non tutti ricordano il proprio e quindi dove l'appendete l'appendete comunque sparirà presto, insieme a qualunque cosa ci fosse dentro. A questo punto potrete fare due cose: